Nella società postmoderna il tempo libero è diventato fondamentale per l’individuo contemporaneo, influenzando l’identità sociale, la ricerca di senso e la creazione di relazioni autentiche. I festival, grazie alle nuove modalità di partecipazione sia in presenza che online, sono diventati una delle attività di svago più popolari, agendo come strumenti di socializzazione e momenti di condivisione di esperienze, valori e stili di vita. Inoltre, è ampiamente riconosciuto che i festival, se gestiti adeguatamente, possono apportare numerosi benefici al territorio che li ospita, come la crescita economica, il miglioramento dell’immagine della destinazione, la facilitazione del networking e la diffusione della cultura. Quando si valuta il valore complessivo di un festival, specialmente se questo richiede finanziamenti pubblici, è fondamentale considerare anche gli impatti socioculturali sullo sviluppo del territorio. Il volume indaga sul concetto di “valore sociale” che può essere generato dai festival e su come programmarlo strategicamente per massimizzarne i benefici complessivi, riconoscendo i festival come agenti di cambiamento sociale. Per diventare strumenti di creazione di valore sociale, i festival devono definire chiaramente i loro obiettivi e valutare gli impatti attraverso una pianificazione e una valutazione accurate. Il volume esplora questo tema attraverso una dettagliata analisi delle ricerche nazionali e internazionali: nella prima parte esamina i festival culturali dal punto di vista della pianificazione strategica, della dimensione organizzativa, comunicativa ed economica, mentre nella seconda parte si propone di definire il concetto di creazione di valore sociale e presenta un modello teorico di cambiamento per generare valore sociale tramite l’organizzazione di un festival.