Gli Studi di Genere sono un campo di produzione del sapere che studia i processi di costruzione sociale e di naturalizzazione del sesso e della sessualità, indagando le forme in cui l’uno e l’altra sono prodotti, pensati ed agiti dai diversi soggetti individuali, gruppi sociali o istituzioni. Gli Studi di Genere hanno arricchito le interrogazioni e le pratiche di ricerca delle Scienze Sociali, individuando nuovi ambiti e s-oggetti di riflessione e producendo nuove categorie di analisi. Hanno anche consentito di ripensare tematiche e questioni proprie della disciplina sociologica (tra cui, ad esempio, socializzazione, famiglia, divisione del lavoro, devianza, processi di naturalizzazione e di alterizzazione, rappresentanza politica, cittadinanza, Stato, nazionalismo, colonialismo).
Percorrendo trasversalmente i temi della Sociologia, gli Studi di Genere rappresentano una componente critica ed innovativa della disciplina. Le studiose e gli studiosi che vi operano hanno sviluppato presupposti teorici e metodologici intorno ai quali si è raccolta progressivamente una comunità ampia che ha fatto della multidisciplinarità e della partecipazione a network di ricerca internazionali uno degli elementi fondanti. I pensieri femministi e i movimenti Lgbtqi hanno fortemente contribuito alla costituzione dell’ambito di studi; non meno importante risulta essere l’apertura e l’interesse degli Studi di Genere alla politica e alle politiche (policy) − che la ricerca sociale è costantemente chiamata ad indagare − producendo analisi epistemologicamente riflessive e stimolando un dialogo fecondo tra comunità accademica e scientifica, istituzioni politiche, movimenti e società civile.
Partendo da queste considerazioni, gli obiettivi che la Sezione Studi di Genere si propone sono molteplici. Da un lato, la necessità di promuovere la diffusione di studi gender-sensitive nel panorama scientifico nazionale, dall’altro, la volontà di creare uno spazio di incontro per studios*, accademic* e non, giovani ricercatrici/tori e studentesse/studenti che vogliano iniziare a lavorare in questa direzione. Questi obiettivi richiedono una serie ampia di attività tra le quali: un impegno costante per sostenere la moltiplicazione di specifici percorsi didattici, di ricerca, di formazione, di riflessione teorica; la creazione di modalità di confronto e lavoro comune con le altre sezioni dell’AIS e con la comunità scientifica nazionale e internazionale. Accanto a queste attività, altro compito della Sezione SdG sarà consolidare la comunicazione con le Università, i Dipartimenti, i Centri di ricerca universitari e non e con le/i singol* studios* che si interessano dei temi cari alla ricerca di genere, nonché di dirigere lo sguardo a quella particolare forma della trasmissione dei saperi che viene agita in tutti quei luoghi e – primariamente – nelle Università, dove operare significa educare alla democrazia nel rispetto delle diversità.