Il saggio si inserisce nel contesto dei processi che hanno segnato cinque secoli di storia ecclesiale del continente latinoamericano.
In particolare si concentra sulle condizioni che hanno determinato la nascita e lo sviluppo della Teologia della liberazione.
Il passaggio definitivo dalla colonizzazione europea all’istanza liberatrice si caratterizza per la presenza di due matrici: la forza storica degli avvenimenti; la svolta teologica di correnti e autori che hanno affrontato in maniera sistematica la nuova prospettiva metodologica. Si seguono dunque due direttrici di pensiero che, oltre a ricostruire alcuni passaggi significativi, offrono spunti per nuovi sviluppi, vedi la sfida ecologica, che chiedono di essere integrati nella programmazione politica globale.
La teologia della liberazione non è morta, perché il Concilio Vaticano II è ancora vivo. Questa è la sintesi finale che papa Francesco da alcuni anni sta cercando di suggerire al popolo e ai suoi Pastori. Il saggio parte proprio da questa ispirazione e ne fa il termine di confronto per la verifica della corretta recezione della svolta conciliare nelle chiese locali e soprattutto latinoamericane.