L’AIS esprime la partecipazione di tutta la comunità sociologica al lutto per la prematura scomparsa del collega prof. Stefano Martelli

L’AIS esprime la partecipazione di tutta la comunità sociologica al lutto per la prematura scomparsa del collega prof. Stefano Martelli. Professore ordinario di sociologia dei processi culturali presso l’Alma Mater di Bologna, Stefano Martelli è stato un pioniere della ricerca sociale applicata al fenomeno sportivo. Il suo interesse derivava da una vivace curiosità scientifica e insieme dalla rappresentazione dello sport come una straordinaria metafora della vita. Ha sempre partecipato attivamente alla vita dell’AIS, in cui ha ricoperto varie cariche associative. E’ stato prima segretario della Sezione «Sociologia della Religione» (1988-1994), venendo poi rieletto nel suo Consiglio scientifico in un successivo mendato(1997-1999); è entrato poi a far parte del Consiglio scientifico della Sezione «Processi e istituzioni culturali» (2002-2005). Prima che a Bologna, ha insegnato nelle Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Facoltà di Sociologia: 1984-1998), e di Palermo (Facoltà di Scienze della Formazione: 1998-2005). Nel medesimo periodo ha tenuto insegnamenti nelle Università degli Studi di Verona (Facoltà di Scienze della Formazione: 1994-1998), e “Suor Orsola Benincasa” (1993-2005). Ovunque lascia un ricordo indelebile, di cui cogliamo una traccia nelle parole di due colleghi che con lui hanno condiviso momenti importanti nell’Ateneo di Bologna ed in quello di Napoli.

«Ho avuto il privilegio di condividere con Stefano un lungo itinerario scientifico, esperienze di ricerca e la stesura di non poche pubblicazioni.
Ci mancheranno il suo rigore scientifico, la sua acribia di studioso, l’attenzione per i fermenti sociali e culturali che attraversano lo sport e l’insieme delle relazioni sociali nel tempo della tarda modernità.
A me mancherà un amico leale e un collega indimenticabile.
Alla nostra ideale comunità il compito di proseguire il suo lavoro e di tener vivo il sogno che abbiamo condiviso.
Riposa in pace, Stefano»

Nicola Rinaldo Porro, Bologna Alma Mater

«Con Stefano abbiamo condiviso molti momenti di riflessione, di studio, di scambi e interazioni legati all’attività di ricerca, alla didattica, al lavoro teorico, segnati sempre da una sua grande disponibilità, generosità e profonda competenza. Abbiamo condiviso le gioie che la vita accademica offre e anche i momenti più critici ad essa legata. Ne ho sempre ammirato la mitezza nello stile e 
la gentilezza nei comportamenti. La sua scomparsa segna per chi l’ha conosciuto e ha avuto il privilegio di averlo come amico, ancorché come collega, una sincera e profonda perdita sia sul piano scientifico per i contributi che ha offerto che su quello umano.
Ciao Stefano»

Giacomo Di Gennaro, Napoli Federico II

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