Breve storia della sezione
All’inizio di febbraio del 2017, un gruppo di studiosi che si occupavano di immaginario si è incontrato a Napoli e, in pochi mesi, ha proposto all’Associazione Italiana di Sociologia di creare una nuova sezione al suo interno. Lo scopo era quello di comporre le diverse visioni dei ricercatori sul tema dell’immaginario in un’unità dinamica in cui tutti potessero riconoscersi. L’AIS ha accolto e approvato questa proposta e il 2 marzo 2018, a Verona, è nata la sezione AIS Immaginario. Si è creata una strada comune, animata da uno scopo ambizioso e insieme modesto: lavorare su proposte che puntano alla creazione di un nuovo paradigma dell’immaginario. Serve un set di strumenti più ricco e variegato per affrontare le tematiche da tempo dibattute, che consenta di creare una nuova cultura condivisa e diffusa. A nostro avviso, è necessario ricomporre la frammentazione delle diverse discipline, eccessivamente specialistiche, che a sua volta implica una difficoltà nel riconoscersi come parte di una comunità scientifica, e costruire un dialogo che possa valorizzare il lavoro di tutti.
Principali aree teoriche e di ricerca
La sezione Immaginario dell’Associazione Italiana di Sociologia si propone di studiare simboli, rappresentazioni, narrazioni, miti e archetipi, posti a diversi livelli di vita sociale e di coscienza, attraverso i quali individui e gruppi comprendono, comunicano e trasformano la loro realtà. Concepiamo l’immaginario articolato in costellazioni di immagini simboliche prodotte da una serie di pratiche immaginative. Dicendo questo, vogliamo sottolineare la natura dinamica e morfogenetica dell’immaginario sociale e vogliamo suggerirne la duplice essenza: in effetti, l’immaginario rappresenta sia la struttura che orienta le azioni degli attori sociali sia i prodotti creativi del loro agire. Di conseguenza, emerge come l’immaginario sociale sia un terreno molto ambiguo, dove integrazione e conflitto, libertà e dominio si sovrappongono. Tre ci sembrano essere i filoni di ricerca – tra loro peraltro strettamente intrecciati – con cui la prospettiva dell’immaginario deve confrontarsi in via privilegiata.
Questi sono:
– i sistemi di credenze collettive;
– la produzione e la fruizione delle differenti forme estetiche;
– gli usi e le rappresentazioni della tecnologia.