Comunicazione, arte, letteratura, mass media e conoscenza sono i temi d’interesse identificati già dagli anni ’80 dalla sezione Processi e Istituzioni Culturali dell’Associazione Italiana di Sociologia, ma forse all’epoca della sua costituzione nessuno avrebbe previsto il ruolo centrale che la cultura sarebbe andata ad occupare negli studi sociologici a livello nazionale e internazionale.
Fino agli anni ’90 i due ambiti di ricerca prevalenti all’interno della sezione erano gli studi su comunicazione e media da una parte e la sociologia della conoscenza dall’altra, una separazione che nel tempo è stata superata. Rispetto al passato, assistiamo oggi a un processo di accelerazione in cui cultura e tecnologia, in qualità di “artefatti”, presentano un confine a elevata porosità. Queste due dimensioni concorrono a definirsi reciprocamente e contribuiscono a creare quadri interpretativi e definizioni della realtà. Allo stesso tempo, le tradizionali distinzioni tra cultura alta e cultura popolare e di massa non risultano più efficaci nel render conto della complessità del campo culturale e della molteplicità delle culture di gusto.
I cambiamenti sociali, culturali e tecnologici in atto aprono la strada a nuovi temi, o meglio a chiavi di lettura inedite. L’ecosistema dei media e le forme dell’esperienza sono state profondamente trasformate dall’avvento dei media digitali e sociali, portando innovazioni anche negli strumenti di ricerca. Un numero crescente di studiose e studiosi riconosce nella conoscenza di senso comune che origina nella vita quotidiana, negoziata nella comunicazione e custodita nella memoria, un momento culturale degno di attenzione quanto o più della conoscenza specialistica e delle sue istituzioni. La moltiplicazione di oggetti d’uso sempre più sottilmente differenziati riarticola la cultura materiale e cristallizza i significati, le credenze, i valori, rendendoli più accessibili.
Le differenze culturali, accompagnate da istanze per la valorizzazione delle diversità e la promozione dell’inclusione sociale, pongono delle sfide evidenti alle categorie interpretative della sociologia della cultura e della comunicazione, ma, soprattutto, alla loro capacità di impegnarsi in un concreto comune lavoro di ricerca che possa incidere nel dibattito pubblico.
Con un repertorio di temi di ricerca e di riflessione scientifica sulla cultura molto articolato, la sezione Processi ed istituzioni culturali raccoglie una rete ampia di ricercatori e studiosi ed è una delle più popolate dell’AIS.
Sono stati coordinatori e coordinatrici della Sezione: Giovanni Bechelloni, Franco Crespi, Alberto Abruzzese, Loredana Sciolla, Marino Livolsi, Laura Bovone, Carmen Leccardi, Franca Faccioli, Fausto Colombo, Annalisa Tota, Gino Frezza, Roberta Bartoletti.