Questo libro insiste sul problema di quale debba e possa essere il principale oggetto di studio della sociologia, il campo di una sua prestazione conoscitiva specialistica. Sullo sfondo è la convinzione che i tentativi di superare l’attuale divisione del lavoro scientifico, anche nel solo ambito delle scienze umane, restano velleitari se l’incontro interdisciplinare non è fra discipline ben riconoscibili. Il tema vi è affrontato attraverso vari percorsi: la discussione di tradizioni teoriche, l’analisi di alcune fra le più importanti prestazioni della sociologia contemporanea, l’esempio di lavoro teorico su determinati macrofenomeni della società contemporanea (populismo e mondo delle merci, in particolare). L’autore parteggia per una scienza sociale che abbia come oggetto la struttura sociale: anche le microanalisi devono lasciar scorgere l’orizzonte delle fondamentali strutture normative, più o meno coerenti, che rendono distinguibile una formazione sociale, piccola o grande, rispetto ad altre. Per il lettore sociologo il libro offre l’opportunità di una riflessione metodica sul proprio compito scientifico; d’altra parte un lettore non sociologo può finalmente entrare in contatto, al di là di immagini di comodo, con la ricchezza del dibattito sui fondamenti teorici della sociologia e con alcuni suoi temi fondamentali.