CALL FOR PAPERS FUTURI 18: “GUERRA E PACE NEL 2050”

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Il legame tra i Futures Studies e la guerra è molto particolare. Forse è uno di quei casi in cui un tema ha, in qualche modo, consentito la nascita e gli sviluppi di una disciplina. Solo alla fine della Seconda guerra mondiale, infatti, si comprende come, per la prima volta, la scienza sia non solo al servizio del bene dell’umanità, ma anche il possibile strumento della sua distruzione. Prima dell’atomica, in effetti, le guerre erano, insieme alle carestie e alle pestilenze, quell’elemento che, circa ogni 70 anni, dimezzava la popolazione esistente nel mondo. I rischi di una Terza Guerra Mondiale sono il motore sul quale si sviluppano think-tank come la Rand Corporation: in questo contesto vengono messe a punto nuove tecniche di indagine rivolte ai futuri possibili (ad esempio, gli scenari, il Delphi) e, grazie all’apporto filosofico europeo, nascono i Futures Studies. Questo per dire che è importante, oggi, dedicare un numero di FUTURI a un tema mai trattato qui prima: la guerra.

Non mancano i segnali deboli e forti del possibile verificarsi di un conflitto nel futuro, e mai come in questo momento ha senso parlare di incertezza. Il numero si propone, nella prima parte, di descrivere un teatro di guerra nel 2050: chi combatterà questa guerra, e come; quali saranno le strategie di comunicazione rivolte ai cittadini; a che livello territoriale arriverà: possiamo pensare a una terza guerra mondiale, oppure a tanti conflitti sparsi, come già oggi quelli che coinvolgono anche la “pacifica” Europa? La seconda parte tratterà invece della pace: quali sono le strategie possibili per evitare che nel 2050 scoppi un conflitto che potrebbe essere disastroso per la storia umana? In questo senso, la guerra – e tutte le sue implicazioni demografiche, economiche, sociali, culturali – deve avere nei Futures Studies, e in particolare nell’anticipazione, il suo antagonista. Non è una novità: se vogliamo, “si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra) è uno dei primi esempi di anticipatory approach della storia.

Si sollecitano pertanto contributi di taglio interdisciplinare, caratterizzati dall’applicazione di metodi tipici dei Futures Studies, su argomenti quali:

  • Scenari dei futuri conflitti (con orizzonte al 2050)
  • Driver e megatrend dei nuovi e futuri conflitti
  • Strategie di anticipazione nel contesto bellico
  • Evoluzioni possibili dell’ordine internazionale
  • Cyberwarfare e potenziali minacce del metaverso
  • Nuovi sistemi d’armamento ed evoluzione delle armi autonome
  • Futures Studies e Peace Studies
  • Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per la promozione della pace
  • Militarizzazione dello spazio e dual use delle nuove tecnologie spaziali
  • Governance dei rischi tecnologici e scenari di governo mondiale

I contributi possono essere presentati in italiano e in inglese. È richiesto in via preliminare l’invio di un abstract della lunghezza di massimo 2000 battute entro il 30 aprile 2022 all’indirizzo segreteria@futureinstitute.it. Gli abstract vanno inviati in un file Word o compatibile e privo di riferimenti all’autore/autrice. L’esito della selezione degli abstract sarà comunicato entro il 15 maggio 2022. I contributi devono rientrare tra le 20.000 e le 30.000 battute spazi inclusi.

La bibliografia, citata con il sistema americano autore-data all’interno del testo, sarà redatta seguendo gli esempi di seguito:

  • Arnaldi S., Poli R. (a cura di), La previsione sociale – Introduzione allo studio dei futuri, Carocci, Roma, 2012.
  • Beckert J., Imagined futures: Fictional expectations in the economy, “Theory and Society”, vol. 42 n. 3, 2013.
  • Campa R., Un decalogo per la tecnoetica, “Futuri”, 11 maggio 2020: https://www.futurimagazine.it/dossier/un-decalogo-per-la-tecnoetica/
  • Fucile G., E rimarrà solo un apriscatole. Cultura del consumo e apocalissi letterarie, in Paura R., Verso F. (a cura di), Antropocene. L’umanità come forza geologica, Future Fiction, Roma, 2018.

All’interno del testo, le citazioni saranno effettuate utilizzando le virgolette basse («») per i testi in lingua italiana, con le virgolette alte (“”) per i testi in lingua inglese.

Gli articoli dovranno essere inviati in formato Word o compatibile all’indirizzo segreteria@futureinstitute.it entro il 31 agosto 2022 comprensivi di una breve bio-bibliografia dell’autore. Eventuali immagini andranno inviate fuori testo in formato .jpeg o .png ad alta risoluzione. È necessario allegare un ulteriore documento nel quale andranno riportate le didascalie e le fonti delle immagini proposte.

Gli articoli ricevuti saranno valutati dal Comitato Scientifico della rivista FUTURI e da referee esterni. La pubblicazione è prevista per il mese di novembre 2022. Questo numero è curato da Carolina Facioni.

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Data e ora

30-04-2022 to
30-04-2022
 

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