PNRR E DISEGUAGLIANZE: POTENZIALITÀ E VALORE DI UN PIANO DI RICOSTRUZIONE DEL PAESE

Registrations have closed.
PNRR E DISEGUAGLIANZE: POTENZIALITÀ E VALORE DI UN PIANO DI RICOSTRUZIONE DEL PAESE

PNRR E DISEGUAGLIANZE: POTENZIALITÀ E VALORE DI UN PIANO DI RICOSTRUZIONE DEL PAESE

da
1058 1058 people viewed this event.

Proposta di Call for Abstract

Sezione monografica – numero 2/2022 di Autonomie Locali e Servizi Sociali. Quadrimestrale di Studi e Ricerche sul Welfare

di Giustina Orientale Caputo (Università di Napoli Federico II)e Gianfranco Viesti (Università di Bari)

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) approvato in Consiglio dei Ministri costituisce una delle più grandi opportunità per intervenire e ricostruire il paese, sia per l’ingente quantità di fondi che mette a disposizione sia per i tempi di spesa che dovranno essere rapidi e chiari. Inoltre, alle risorse messe a disposizione dalla Recovery and Resilience Facility europea si sommeranno altri interventi nazionali e europei. Questa potrebbe essere un’occasione straordinaria per lavorare alla riduzione delle disuguaglianze che il nostro paese vive e che il Covid 19 ha esasperato.

Allo stesso tempo tuttavia molti dubbi sussistono per come il Piano è stato presentato e approvato e per l’avvio delle fasi successive. Il Pnrr, infatti, ad un primo sguardo, appare un documento che contiene moltissimi interventi assai utili e condivisibili, e che certamente produrranno effetti positivi, ma essi paiono mirare più a una modernizzazione dell’Italia che a una sua trasformazione e alla rimozione dei vincoli strutturali alla sua crescita. Allo stesso modo nel Piano appaiono decisamente meno espliciti gli obiettivi di contrasto agli squilibri sociali, che pure in misura consistente sono stati fra i peggiori danni prodotti dalla crisi. Esso appare poi ispirato a una grande fiducia, una volta compiuta questa modernizzazione, nella capacità delle forze di mercato di determinare uno strutturale aumento della produttività e dell’occupazione, ma meno attento (almeno apparentemente) alle strategie per affrontare (in una prospettiva più o meno lunga) la povertà e l’esclusione sociale dei vecchi e anche di nuovi soggetti un tempo meno a rischio. Certamente il Piano disegna un quadro d’insieme che si preciserà moltissimo con i processi attuativi, che determineranno in misura rilevante quantità e qualità dei suoi effetti.

Il Pnrr nella sua versione finale è stato elaborato con il prevalente contributo di Ministri di estrazione tecnica, meno con quelli storicamente più prossimi alle questioni sociali, senza confronto pubblico e politico. Una scelta discutibile, che ha impedito agli estensori sia di giovarsi di competenze diffuse nel paese sia di condividere le decisioni prese con le forze economico-sociali e più in generale con i cittadini. Non è dunque un Piano condiviso. Questo è molto importante perché il suo successo dipenderà non solo dalla spesa, ma dalla capacità di modificare le aspettative, di indurre maggiore fiducia nei cittadini e maggiori investimenti da parte delle imprese. Il monitoraggio aperto e condiviso del Piano sarà dunque cruciale.

Il Piano assegna alle regioni dell’Italia meridionale una quota imponente di fondi: circa 82 miliardi di euro. Si tratta del 40% di tutte le risorse territorializzate, cioè con una destinazione specifica sui territori. L’obiettivo esplicitato nel Piano è di “accompagnare una nuova stagione di convergenza tra Sud e Centro-Nord, per affrontare un nodo storico dello sviluppo del Paese”. Questo indica sicuramente una certa attenzione al tema. Gli interventi sui servizi alle persone, partendo dagli asili nido, il piano di azione contro il lavoro sommerso e gli investimenti per la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia o il miglioramento dei servizi socio–assistenziali e di prossimità, sembrano tutti elementi che appaiono come un tentativo di agire in direzione della riduzione delle disparità nazionali. Complessivamente il Pnrr prevede, nello scenario più favorevole, una modesta riduzione delle disparità territoriali in Italia: la quota del Sud sul Pil dovrebbe passare dal 22% del 2019 al 23,4% del 2026; più intenso dovrebbe essere l’impatto sull’occupazione giovanile e femminile. Tuttavia, il testo del Piano, e le modalità di attuazione previste, fanno sorgere dubbi sull’effettiva allocazione di queste risorse e sugli effetti che concretamente produrranno.

Per quanto riguarda il rilancio del sistema produttivo, coerentemente con la sua impostazione molto fiduciosa nelle dinamiche di mercato, il Piano si affida principalmente ad incentivi alle imprese: essi valgono circa 35 miliardi. Tuttavia, sono privi di significative condizionalità, tranne che per la generale indicazione di privilegiare l’occupazione giovanile e femminile e su questo andrà vigilato. Il Piano, infine, non sembra disegnare una compiuta politica industriale coerente con le transizioni verde e digitale. Non affronta il centrale tema della crescita dimensionale delle imprese.

Sul piano sociale, per quel che riguarda i fondamentali servizi pubblici, il Piano stanzia risorse cospicue e lascia intravedere (ad esempio nei servizi socio-sanitari o per la non-autosufficienza) interventi davvero strutturali di rafforzamento. Tuttavia, anche in questo caso sarà decisiva l’attuazione, il potenziamento delle capacità dei soggetti chiamati ad organizzare e gestire questi servizi, la disponibilità futura di risorse correnti di bilancio per il loro funzionamento, ma anche il ruolo di regia degli Enti Pubblici (le Regioni ad esempio), nell’impostare un indirizzo di interventi di politiche sociali organico e ampio, mirato e disegnato sulle specifiche realtà sociali, entro cui inserire i singoli progetti che dovranno essere presentati.

Insomma, data la sua struttura, l’effettiva attuazione del Piano nei prossimi anni sarà decisiva: non solo per i tempi di attuazione, ma anche e soprattutto per le scelte che si faranno.  

OBIETTIVO DELLA CALL è da un lato stimolare un dibattito intorno al Pnrr – che per i tempi rapidi con i quali è stato approvato non è stato reso possibile – promuovendo riflessioni sulla più ampia prospettiva di sviluppo e trasformazione del paese alla luce di quanto accaduto nel primo ventennio del nuovo millennio e dall’altra sollecitare analisi più mirate relative agli ambiti tematici (non solo le transizioni verde e digitale, ma anche il sistema di welfare, il sistema delle imprese, le aree urbane, i grandi servizi pubblici) cui il Piano fa riferimento e alle modalità di avvio e di realizzazione del Piano stesso, attraverso l’analisi dei dispositivi attuativi, anche in chiave territoriale.

Si invitano dunque studiosi e colleghi di diverse discipline a presentare i loro contribuiti sui seguenti ambiti con l’obiettivo di studiare al meglio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Ambito 1 Lettura, aspetti generali e potenzialità del Pnrr: questo ambito si propone di raccogliere contributi che analizzino il Piano sia per quel che dice che per quello che non dice, analizzando i grandi obiettivi trasversali che esso pone, ma anche la dimensione del rilancio economico, del sistema produttivo, indagando in esso, se è possibile, gli elementi che consentono di procedere verso uno sviluppo diverso del paese, anche e soprattutto in comparazione con i Pnrr degli altri paesi.

Ambito 2 L’impatto del Piano sul welfare italiano: questo ambito si pone l’obiettivo di stimolare contributi che riflettano su come il Piano interpreta ed interviene sulla questione sociale nel nostro paese ed in particolare se ci sia la possibilità che esso contribuisca a stimolare e ridefinire l’indirizzo complessivo delle politiche sociali o possa essere in grado di prefigurare, anche a grandi linee un nuovo modello del nostro sistema di welfare state, a partire dalle stesse diseguaglianze che il Piano dichiara di volere superare, riflettendo sulle dimensioni specifiche che vanno dall’istruzione alla salute, dalla sanità all’esclusione sociale.

Ambito 3 Divari di genere, generazione e geografici: questo ambito mira a stimolare contributi che analizzino anche separatamente le dimensioni di diseguaglianze che segnano oggi il nostro paese con l’obiettivo di individuare nelle singole missioni o negli obiettivi generali del Piano l’esistenza o meno delle condizioni affinché essi possano essere ridotti. Ci sono gli elementi per potere verificare quanto questo obiettivo sarà perseguibile? E allo stesso tempo sui grandi temi – quello delle donne e dei giovani – quanto di concreto esiste affinché le risorse vengano destinate a questi fini? In assenza di indicazioni più mirate quanto sarà realizzabile l’obiettivo della riduzione delle disparità di genere e di generazione?

Ambito 4 Monitorare il Piano: quest’ultimo ambito intende stimolare contributi che analizzino la parte attuativa del programma, che diano cioè conto dello stato di avanzamento dei lavori di attuazione e di realizzazione del piano. Si intende qui sollecitare analisi e studi tematico-settoriali che, in relazione alla complessità di ogni processo di implementazione di una policy o a maggior ragione, come nel caso del Pnrr, di un quadro articolato che comprende più azioni e livelli di policy, usando dati di ricerche e prime verifiche che diano conto di obiettivi, tempi, responsabilità e stati di avanzamento delle attività da parte di amministrazioni locali, in termini di riflessioni eventualmente avviate, di processi di condivisione ragionati con le parti sociali – enti terzo settore, soggetti pubblici, sindacati ecc. – emanazione di bandi, progetti o piani organizzativi che possano consentire una più ampia conoscenza e informazione e costituire una mappa dei diversi stadi di attuazione del Piano.

Le proposte dovranno essere presentate in forma di abstract fra le 3.000 e le 5.000 battute e dovranno essere inviate entro il 30 Settembre 2021 ai seguenti indirizzi:

oriental@unina.it
profgviesti@gmail.com
autonomielocalieservizisociali@gmail.com

Entro il 15 ottobre 2021 sarà comunicato agli autori degli abstract l’accettazione o meno della proposta. Gli articoli completi dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 gennaio 2022.

 

Data e ora

30-09-2021 to
30-09-2021
 

Location

 

Categoria dell'evento

Share With Friends

Italiano