Il libro si sviluppa lungo la trama di due fili intrecciati. Il primo è interno alla riflessione scientifica e intende verificare in che modo la teoria sociale – in particolare la sociologia e l’antropologia – sia al contempo espressione e interpretazione del vasto campo strutturale di tensioni e conflitti definito dalla co-implicazione tra i concetti di capitalismo, forme di vita e utopia. Il secondo, in un senso più ambizioso e rivolgendosi anche a un pubblico di non specialisti, pensa il possibile e l’utopico come risorse ancora largamente da comprendere e impiegare in tutta la loro ricchezza e fecondità scientifica e politica. Con un’attenzione rivolta ai drammatici eventi degli ultimi tempi, il volume intende offrire alcune riflessioni su temi che sembrano poter rivestire un interesse trasversale e tragicamente attuale, come le alternative all’ordine dominante, il ruolo della tecnoscienza, il compito del pensiero critico. Capitalismo, forme di vita e utopia sono, in tal senso, la difficile eredità del presente: ciò che abbiamo ricevuto dal passato e ciò che lasceremo al futuro.